venerdì 1 giugno 2012

Au revoir!


La Fleur Kitchen chiude qua, con le sue Viole ed un dolce delicatissimo ai frutti di bosco.
Ecco, dire che mi dispiace è poco, dedicare parte del mio tempo a questo piccolo progetto mi piace, e molto, ma il motivo della mia 'resa' [se così si può chiamare] fa parte di un grande sogno che forse sta per realizzarsi.
Non vi tedierò a lungo con la storia della mia vita, solo vi dico che due mesi fa ho passato le selezioni di un corso per chef finanziato dalla Comunità Europea, al termine del quale avrò la 'Qualifica professionale di chef'. Un'occasione d'oro che mi ha permesso di conciliare lavoro e passione: da metà Giugno mi troverete nella cucina di un bellissimo ristorante a Varazze, 'Il Mulino': propone  un menu della tradizione ligure, con varianti sul tema, prodotti freschissimi di ottima qualità, verdure che arrivano dall'orto dello chef e una cantina molto curata.

Dunque vi saluto cari  miei, ma prima beccatevi questa!


Torta morbida al cioccolato e frutti di bosco

90 gr di farina
15 gr di cacao amaro
120 gr di burro
80 gr di zucchero di canna
120 gr di cioccolato fondente
100 ml di caffè
80 ml d'acqua
1 uovo
250 gr di frutti di bosco misti

Sciogliete il burro in un pentolino con il caffè, l'acqua e lo zucchero.
Unite quindi il cioccolato a pezzetti e mescolate bene il tutto finché non si sarà sciolto completamente. 
Setacciate la farina ed il cacao ed uniteli poco per volta al composto precedente.
Imburrate una teglia da 18 cm di diametro, versatevi l'impasto, distribuite sulla superficie i frutti di bosco ed infornate a 170° per circa 40 minuti.
Potete guarnire le fette con delle scaglie di cioccolato fondente o con una spruzzata di zucchero a velo [io, cioccolato fondente ^-^]

Au revoir à tous!

Meg e le sue Viole

lunedì 2 aprile 2012

Cous cous con ceci e verdure saltate & Appunti sul Garam masala


Mi dimentico sempre di lui, ma finalmente è arrivato anche il suo momento: cous cous!

Per 2 persone:

mezza tazza di cous cous [circa 150 gr]
150 gr di ceci lessi
400 gr di erbette
1 peperone rosso
3 carote
4 porri piccoli [o uno grande]
1 spicchio d'aglio
un cucchiaio d'olio extravergine
un cucchiaino di garam masala
sale 

Per prima cosa tagliate le erbette a listarelle e fatele sbollentare per pochi minuti. Nel frattempo, tagliate a striscioline sottili il peperone, tagliate le carote a julienne, fate a rondelle i porri e schiacciate lo spicchio d'aglio sbucciato. Rosolate a fuoco vivo le verdure in padella con l'olio, mescolando di frequente. Quando saranno appassite, unite le erbette ed i ceci e fate cuocere per circa 10 minuti a fuoco moderato. A fine cottura salate a piacere ed aggiungete il garam masala. In un pentolino fate scaldare mezza tazza d'acqua con un filo d'olio, quando bolle versatevi il cous cous e rimescolate per pochi minuti a fuoco acceso, poi spegnete e mescolate ancora finché il cous cous non sarà ben sgranato. 
Ed ecco qua, unite cous cous e verdure ed il piatto è pronto.


Garam masala è un termine indiano che sta ad indicare, più che una spezia in particolare, una tipologia di spezia che ha la caratteristica di conferire ai cibi uno spiccato e caratteristico aroma di cannella, cumino e coriandolo [gli ingredienti base] e di dare un piacevole senso di calore leggermente pungente ai cibi, da cui il nome, che significa appunto 'spezia calda'. Oltre agli ingredienti base che vi ho citato, si aggiungono poi altri aromi, ad esempio chiodi di garofano, peperoncino, alloro essiccato, semi di sesamo tostati o cardamomo, in relazione alle pietanze che si vogliono aromatizzare. E' usato generalmente in piatti salati, ma lo si trova anche tra gli ingredienti di biscotti e per aromatizzare condimenti a base di yogurt. Personalmente lo preferisco nei piatti salati e vi consiglio di unirlo solo a fine cottura, per far sì che conservi intatto il suo aroma. Sarebbe anche buona norma prepararlo al momento con un mortaio, abitudine che purtroppo non sono ancora riuscita a prendere, complice sopratutto l'assenza del mortaio [ma prima o poi me lo procurerò, promesso].

lunedì 26 marzo 2012

Lasagne al pesto di broccoli, per salutare l'inverno


La stragrande maggioranza delle persone si sa, non ama l'inverno, non ama il freddo e le sue corte giornate apparentemente spoglie e un po' grigie. Tantissime persone salutano con gioa e si rallegrano dell'arrivo della primavera, tutto un turbine di colori, profumi e tepore che si scuote nell'aria. E ci sta.
Ma, senza togliere niente alla nostra amata primavera [chi mi segue potrà ben immaginare che il solo fatto di veder sbocciare i fiori sul balcone e in giardino è una vera gioia], insomma, mi pare che il buon vecchio inverno venga scalzato troppo in fretta ed anche un pochino in malo modo, come se il suo freddo passare non serva a nulla. Ed invece è proprio questo un momento così importante, così fondamentale, di riposo per la materia e lo spirito, che precede l'esplosione di vita che è la primavera e cauto ogni anno ritorna a spegnere per un po' il calore assordante dell'estate.
Ed oggi quindi, permettetemi un arrivederci all'inverno, con queste lasagne ormai un po' fuori stagione, ma visto che qualche broccolo nell'orto ha fatto un po' tardi....perché non approfittarne?

Per il pesto:

400 gr di broccolo 
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
2 cucchiai di pinoli
1 spicchio d'aglio
olio extravergine
sale

Per la besciamella:

500 ml di latte
4 cucchiai di farina
30 gr di burro
sale

E, da non dimenticare, 400 gr di lasagne fresche ;)

Preparate il pesto: fate sbollentare il broccolo in acqua salata per alcuni minuti, finché non sarà tenero. Scolatelo, lasciatelo raffreddare e tenete da parte qualche cimetta. Sbucciate l'aglio, tagliatelo a fettine. Frullate parmigiano, pinoli, aglio e broccolo fino ad ottenere un composto cremoso, aggiungete poi un filo d'olio e un pizzico di sale.
Preparate la besciamella: sciogliete in un pentolino il burro, aggiungete lentamente la farina mescolando bene, versate il latte lentamente sempre mescolando di modo che non si formino grumi, dopodiché fate raddensare a fuoco molto basso, salando ed eventualmente aggiungendo un pizzico di noce moscata. [Un consiglio: non fate la besciamella troppo densa perché, utilizzando le lasagne a crudo, il tutto risulterebbe troppo asciutto.]
Ora non vi resta che comporre il tutto, alternando strati di lasagne a strati di pesto e besciamella fino ad esaurimento degli ingredienti, aggiungendo qua e là le cimette di broccolo tenute da parte e cospargendo per bene la superficie di parmigiano grattugiato. Infornate a 170° per un'ora circa. [Se vi pare che le vostre lasagne si stiano colorendo troppo, copritele con un foglio di alluminio.]


Cosa a me oscura fino a poco tempo fa, broccoli e cavoli in genere [Brassica oleracea] in passato erano considerati un ottimo rimedio contro le sbornie, sia mangiati prima, per prevenire, sia consumati dopo, tanto che esisteva un detto a loro associato che così recitava 'affinché non sia troppo fastidiosa l'ebbrezza'. Questa credenza è legata ad una leggenda greca, secondo la quale un principe di Tracia, Licurgo, un giorno decise di distruggere le sue vigne, offendendo a morte Dioniso. Questo, iracondo, legò il principie ad un ceppo, il quale si mise a piangere disperato e dalle sue lacrime nacquero cavoli. Per questo si pensava che tra la vite e i cavoli non scorresse proprio buon sangue. 
Non so voi, ma io ritengo piuttosto arzigogolato il legame tra la leggenda e le presunte proprietà antisbronza dei cavoli. A parte ciò, è un alimento ricco di  fosforo, calcio, iodio, vitamine del gruppo C ed isotiocianati,  composti aromatici contenenti zolfo che, oltre a conferire il tipico odore pungente, secondo alcune ricerche mediche sarebbero preziosissimi nella prevenzione ai tumori. Quindi, anche se non profumano proprio di violetta, direi che val la pena mangiare cavoli a volontà.