Il freddo si avvicina sempre più e io ne sono molto felice (a dispetto di molti amanti del caldo estivo ^-^). Qualche settimana fa sulle montagne attorno a Cogne mi è capitato di incontrare una piante davvero bellissima e particolare che suggerisce sempre immagini di ghiacci e nevi perenni, Dryas octopetala, ovvero il Camedrio alpino.
Questa piccola pianta suffruticosa fa parte della famiglia delle Rosaceae e si trova generalmente solo sui rilievi alpini e sulle cime più alte dell'Appennino da circa 1500 a 2500 m sul livello del mare. Vive su ghiaie e pietraie alla base di pareti rocciose verticali ed è possibile osservare le sue splendide fioriture bianche da Giugno ad Agosto, ma in alcune gole riparate ed esposte a Sud i suoi fiori possono resistere molto bene anche fino a metà Settembre.
La sua particolarità sta nel fatto di essere un "relitto glaciale", cioè una di quelle specie che sono riuscite a sopravvivere alle ultime glaciazioni grazie a lentissime migrazioni verso Sud, sui rilievi che ai tempi del Quaternario (circa 2 milioni di anni or sono) non erano coperti dai ghiacci e dalle nevi perenni: è per questo motivo che oggi la possiamo trovare esclusivamente nelle zone artiche e sui rilievi alpini.
Passando al suo nome, "Dryas" sta ad indicare la particolare conformazione delle foglie, molto simili a quelle delle quercie, che in latino venivano chiamate appunto "drys". Ma come al solito possiamo trovare una versione alternativa all'etimologia del nome generico: infatti si pensa che Linneo, nel nominare questo genere di piante, si rifece alle Driadi, antiche divinità delle foreste ritenute immortali dai greci. [Trovo che la seconda versione sia molto più intrigante ed avvincente]. Il nome della specie invece, "octopetala", sta semplicemente ad indicare il numero di petali di cui è formata la corolla [8, ovviamente...].
Non sono riuscita a trovare informazioni su vari usi fitocosmetici o medicinali, ma presumo che, essendo una specie piuttosto rara e poco conosciuta, non ve ne siano molti se non addirittura nessuno.
Ora vi lascio a una ricetta per l'arrivo del freddo [speriamo non così freddo come le ultime glaciazioni!], pollo e patate al forno, e vi lascio con un'immagine del Vallone di Grauson, dove ho incontrato questa bellissima pianta "glaciale".
Grazie di questo "scorcio" suggestivo, incantevole e salutare ^_^
RispondiEliminaBuona giornata
Che meraviglia di paesaggio!!!!Bacio
RispondiEliminaChe fiore meraviglioso!! Non l'avevo mai visto e per sfortuna mia, nemmeno il paesaggio a dir poco incantevole che ci hai donato! Il freddo cara Meg manca moltissimo anche a me! Bacione
RispondiEliminaCiao a tutte! vi ringrazio della visita e dei graditi complimenti.
RispondiElimina@ Ornella: immagino che in Grecia non faccia mai troppo freddo, deve essere molto bella, ma non riuscerei a resistere molto senza un po' di neve almeno un mesetto all'anno!
Ciao!
Ciao Meg, le tue foto incantano come sempre! Bellissimo il "relitto glaciale", non sò se l'ho mai notato! Mi piace ammirare i fiori e ricordarli, ma di questo non ho memoria! Un bacio e buon w.end! ;D
RispondiEliminaOttime le tue ricette qui sotto!
Che belle foto e che bello questo blog. E' piacevole e accogliente.
RispondiEliminaA presto!
Alchemilla
Grazie Alchemilla di essere passata di qua! a presto!
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