martedì 2 novembre 2010

Dryas octopetala



Il freddo si avvicina sempre più  e io ne sono molto felice (a dispetto di molti amanti del caldo estivo ^-^). Qualche settimana fa sulle montagne attorno a Cogne mi è capitato di incontrare una piante davvero bellissima e particolare che suggerisce sempre immagini di ghiacci e nevi perenni, Dryas octopetala, ovvero il Camedrio alpino. 



Questa piccola pianta suffruticosa fa parte della famiglia delle Rosaceae e si trova generalmente solo sui rilievi alpini e sulle cime più alte dell'Appennino da circa 1500 a 2500 m sul livello del mare. Vive su ghiaie e pietraie alla base di pareti rocciose verticali ed è possibile osservare le sue splendide fioriture bianche da Giugno ad Agosto, ma in alcune gole riparate ed esposte a Sud i suoi fiori possono resistere molto bene anche fino a metà Settembre. 
La sua particolarità sta nel fatto di essere un "relitto glaciale", cioè una di quelle specie che sono riuscite a sopravvivere alle ultime glaciazioni grazie a lentissime migrazioni verso Sud, sui rilievi che ai tempi del Quaternario (circa 2 milioni di anni or sono) non erano coperti dai ghiacci e dalle nevi perenni: è per questo motivo che oggi la possiamo trovare esclusivamente nelle zone artiche e sui rilievi alpini.
Passando al suo nome, "Dryas" sta ad indicare la particolare conformazione delle foglie, molto simili a quelle delle quercie, che in latino venivano chiamate appunto "drys". Ma come al solito possiamo trovare una versione alternativa all'etimologia del nome generico: infatti si pensa che Linneo, nel nominare questo genere di piante, si rifece alle Driadi, antiche divinità delle foreste ritenute immortali dai greci. [Trovo che la seconda versione sia molto più intrigante ed avvincente]. Il nome della specie invece, "octopetala", sta semplicemente ad indicare il numero di petali di cui è formata la corolla [8, ovviamente...].


Non sono riuscita a trovare informazioni su vari usi fitocosmetici o medicinali, ma presumo che, essendo una specie piuttosto  rara e poco conosciuta, non ve ne siano molti se non addirittura nessuno.
Ora vi lascio a una ricetta per l'arrivo del freddo [speriamo non così freddo come le ultime glaciazioni!], pollo e patate al forno, e vi lascio con un'immagine del Vallone di Grauson, dove ho incontrato questa bellissima pianta "glaciale".

7 commenti:

  1. Grazie di questo "scorcio" suggestivo, incantevole e salutare ^_^

    Buona giornata

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  2. Che meraviglia di paesaggio!!!!Bacio

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  3. Che fiore meraviglioso!! Non l'avevo mai visto e per sfortuna mia, nemmeno il paesaggio a dir poco incantevole che ci hai donato! Il freddo cara Meg manca moltissimo anche a me! Bacione

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  4. Ciao a tutte! vi ringrazio della visita e dei graditi complimenti.
    @ Ornella: immagino che in Grecia non faccia mai troppo freddo, deve essere molto bella, ma non riuscerei a resistere molto senza un po' di neve almeno un mesetto all'anno!
    Ciao!

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  5. Ciao Meg, le tue foto incantano come sempre! Bellissimo il "relitto glaciale", non sò se l'ho mai notato! Mi piace ammirare i fiori e ricordarli, ma di questo non ho memoria! Un bacio e buon w.end! ;D
    Ottime le tue ricette qui sotto!

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  6. Che belle foto e che bello questo blog. E' piacevole e accogliente.
    A presto!
    Alchemilla

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  7. Grazie Alchemilla di essere passata di qua! a presto!

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