Peperoni nell’orto a (quasi) Dicembre: roba che mai mi sarei aspettata. Eppure, complice il caldo che qui in Liguria ha stentato e stenta ad andarsene, dalle piante ormai esauste di peperoni, dimenticate in un angolo dell’orto, pendono dei piccoli peperoni verdi, lucidi e sodi.
Li raccolgo subito, pensando immediatamente all’uso che potrei farne: pollo con peperoni e senape, uno dei piatti di carne che preferisco da sempre. Un piatto dai sapori decisamente estivi, reso leggermente piccante dalla senape e con quel gustino dolce-amarognolo tipico dei peperoni verdi. Per un veloce ritorno all'estate, un pochino in ritardo ^-^
Petto di pollo al forno con peperoni e senape
Per 2 persone:
1 petto di pollo da circa 400 gr
peperoni verdi
2 cipolle
1 cucchiaio di senape
1 mazzetto di timo
sale
pepe bianco
Fate appassire in una padella i peperoni tagliati a listarelle con le cipolle affettate sottilmente. Nel frattempo, dividete il petto in due parti, incidetelo in superficie con taglietti orizzontali e rosolatelo in una padella calda, circa 5 minuti per lato. Una volta cotti i peperoni, salateli, pepateli e aggiungete la senape e le foglie di timo, mescolando bene il tutto. Rivestite una teglia con carta da forno, disponete uno strato di peperoni, adagiatevi sopra il pollo, spolveratelo di sale e pepe e ricopritelo con i peperoni rimanenti. finite la cottura in forno riscaldato a 200° per circa 20 minuti.
Impiattate i petti separandoli dai peperoni, che saranno il gustoso contorno.
Ed ora, il peperone: Capsicum annuum, nome ingannevole perché, in mancanza di gelo invernale, è perenne, è una pianta della famiglia delle Solanacee (pomodori, melanzane e patate sono suoi stretti parenti). E’ una delle specie orticole più diffuse al mondo e si pensa che questa diffusione derivi dal fatto che è stata la prima specie originaria del bacino amazzonico settentrionale ad essere importata in Europa da Colombo. Ne esistono più di 3000 varietà, suddivise in Bell Pepper (peperoni dolci) e Chile Pepper (peperoni piccanti). In Italia è coltivato in tutta la penisola escluse forse le regioni più fredde ed in montagna: abbiamo varietà tipiche dal Piemonte (il quadrato di Asti) fino alla Sicilia (il friggitello verde).
Si dice che a Napoli il dialettale "puparuolo" sia sinonimo di persona sciocca e un po’ tontolona: c’è qualche napoletano che me lo conferma???