venerdì 30 luglio 2010

Thymus pulegioides


Era un po' che ne volevo parlare, per fortuna oggi mi sono messa a guardare le foto di giugno ed è venuto fuori il Timo falso poleggio [in arte Thymus pulegioides] parente strettissimo del Thymus vulgaris, il timo che condisce la maggior parte dei miei piatti preferiti.
Thymus pulegioides è una pianta cespitosa perenne della famiglia delle Labiatae, vive lungo i pendii assolati dalla fascia collinare a quella basso-montana di tutta Italia e colora di rosa intenso le rocce da fine maggio a inizio luglio.


"Thymus" deriva dalla parola latina "thymis" [o "thymosus"] che significa "profumato" ed è quasi inutile spiegarne la ragione: è una tra le piante aromatiche più profumate in assoluto! Però come al solito c'è un inghippo [pensavate fosse facile sta volta, eh!?]: infatti c'è chi pensa che potrebbe derivare anche dalla parola egizia "thm" o dal greco "thymos" che significano "anima", probabilmente perché questo genere di piante era utilizzato molto spesso nelle imbalsamazioni, con lo scopo di purificare le anime dei defunti. Non lo sapremo mai, io tengo per la seconda versione, mi piace di più.
"Pulegioides" invece le è stato attribuito perché le foglie e il suo portamento sono molto simili a quelli della Mentha pulegium.


Rispetto al suo cugino T. vulgaris è leggermente meno aromatico, ha foglie più dure e coriacee e in cucina infatti viene impiegato raramente, molto più in passato che ai giorni nostri.
C'è da dire però che per quel che riguarda i suoi principi attivi non ha niente da invidiare agli altri Thymus: contiene infatti elevate quantità di oli essenziali a carattere antisettico, soprattutto delle vie gastrointestinali, è un tonico generale adatto in caso di anemie ed ha azione anticatarrale per le vie respiratorie ed urinarie.
Il suo gradevole profumo è dato dalla presenza del timolo, un fenolo che ad elevate concentrazioni è fortemente corrosivo e nocivo per l'uomo e gli altri animali [ma ovviamente alle quantità da noi ingerite non si hanno assolutamente problemi di questo tipo].
Una cosa molto curiosa è che studi paleobotanici hanno portato alla luce tracce di varie specie di Thymus tra i resti di falò accesi all'età della pietra: pare che già i nostri progenitori ne conoscessero le proprietà antisettiche e bruciavano timo per tener lontani insetti e parassiti.


Detto ciò vi lascio alla prossima ricetta, una crostata di spinaci aromatizzata dal timo del mio orto [che non è il T. pulegioides, ma va bene lo stesso!].

11 commenti:

  1. Ciao carissima Meg, come sempre m'incanto a leggere....è possibile che questo falso timo sia quello che raccoglieva mia madre per farci guarire dalla tosse? Mi ricordo che le mure di sasso, dei nostri scoscesi campi di montagna, ne erano tappezzate; però mi sembra che avesse le foglioline più piccole.Un abbraccio

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  2. mi inebrio dei tui insegnamenti!!!
    Grazie per le belle notizie che sempre ci trasmetti!!
    Il timo mi piace molto ma, in vaso, non riesco ad ottenere i risultati che vorrei.Quest'anno, per la prima volta, mi sopravvive da tre mesi ...speriamo resista.....

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  3. @ Ornella: ciao Ornella! è possibilissimo che sia proprio lui,le foto ingannano un po', in realtà sia i fiori che le folgie di questa pianta sono molto piccoli, ho usato la lente per fotografarli ;)
    @ Annaferna: ciao! ben tornata da queste parti :)
    per il timo puoi provare a tenerlo in una cassetta con terreno pietroso e un vetro sopra, vedrai che ti cresce in fretta se lo tieni in posizione soleggiata e all'asciutto.
    Ciao!

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  4. E' veramente un piacere leggerti ! Grazie di tutte le informazioni che ci dai, e complimentissimi per le foto ! Buona giornata

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  5. Ciao Rossella, ti ringrazio dei bei complimenti!

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  6. Ciao...il tuo blog è molto carino...
    Anche a me piacciono tanto le piante e da quaest'anno ho un giardino di erbe aromatiche che sto conoscendo un pò alla volta.
    Che tu sappia, i fiorellini del timo, quello comune...non ricoedo il nome scientifico, normalmente si mangiano?
    Grazie se vorrai rispondermi. Mi unisco volentieri ai tuoi sostenitori.
    Se ti va passa a trovarmi, mi farebbe molto piacere
    Il mio blog
    http://zuccheroeviole.blogspot.com
    Ciao e a presto

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  7. Ciao! per prima cosa grazie di essere venuta a trovarmi. Poi, il timo comune è tutto commestibile, generalmente si usano le foglie perchè sono più aromatiche, ma si possono tranquillamente utilizzare anche i fiori.
    Grazie per il sostegno, passerò volentieri da te.
    A presto!

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  8. Ciao Meg, foto e ricette sono sempre una meraviglia da te. Le tue spiegazioni, utilissime!! Grazie e buona giornata!

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  9. Ciao! grazie dei complimenti, mmi fa piacere essere utile con queste pappardelle sulle piante :)
    A presto!

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  10. Davvero molto interessante, non conoscevo questa varietà di timo. Il tuo blog è una vera miniera di informazioni, tornerò molto volentieri a leggere.

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  11. Cara Meg, le tuo foto sono sempre straordinarie e bellissime, e le informazioni molto utili! Grazie!!!!

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