Ben lontani dai prati fiabeschi dove nascono le orchidee, oggi parliamo del Pisello comune, che finalmente nel mio orto sta iniziando a dare i suoi primi frutti!
Il Pisum sativum è una pianta annuale della famiglia delle Leguminosae. Può essere erbacea o rampicante, in base alle varietà scelte per la coltivazione [quello nelle foto è rampicante]. E' una specie comunemente coltivata negli orti per l'alimentazione, ma esistono anche varietà dai fiori talmente belli e colorati che si possono utilizzare come bordure nei giardini e nelle siepi. L'origine di questa pianta non è molto chiara, si pensa che le prime coltivazioni furono avviate in Mesopotamia e ad oggi questa pianta si è diffusa in tutta la zona temperata e subtropicale del pianeta. L'uomo è riuscito a selezionare col tempo un numero elevatissimo di varietà di Pisum sativum, partendo da un antenato selvatico , il Pisum elatius, antenato comune al più "grezzo" Pisum arvense, comunemente usato per il foraggio del bestiame.
Il nome del genere "Pisum" deriva dal latino "pisere" o "pinsere" = schiacciare, in relazione all'abitudine dei romani di mangiare i piselli secchi bolliti e poi schiacciati a formare una crema. Invece "sativum" deriva dal latino e significa "coltivato".
I piselli sono piante rustiche, si coltivano con facilità e compensano le fatiche degli agricoltori con abbondanti raccolti, se seminati nei periodi giusti [alle nostre latitudini si dovrebbero seminare a febbraio-marzo]. Fin dall'antichità si consumavano in grosse quantità e compensavano la mancanza di altri alimenti nella dieta delle classi meno agiate: in Inghilterra addirittura i salari a volte venivano retribuiti con una parte in denaro e una in piselli secchi!
L'uso comune è sempre stato quello di far seccare i baccelli alla pianta e di consumarne poi i frutti in minestre, creme e polpettoni. Il consumo dei frutti freschi risale al XVII secolo, quando Re Sole iniziò a mangiarli in questo modo: purtroppo quest'abitudine si diffuse tra gli aristocratici del tempo e il prezzo del Pisum sativum iniziò a salire smodatamente.
Il Pisum sativum ha avuto un ruolo fondamentale nella ricerca scientifica: è grazie agli studi su questa pianta infatti che l'abate boemo Gregor Mendel scoprì le caratteristichè dell'ereditarietà genetica degli esseri viventi.
Anche se non tutti lo sanno, anche i piselli sono ricchi di proteine, minerali e se consumati secchi di carboidrati. Inoltre esiste una varietà, le taccole, della quale si possono raccogliere e cucinare i baccelli interi.
Oggi vi propongo una ricetta un po' particolare, merluzzo, spinaci e piselli al gratin, e più avanti sicuramente posterò altre ricette a base di questo frutto buonissimo.
buonissimi i piselli freschi e bellissima la loro pianta!
RispondiEliminaI contadini conoscono la storia degli aristocratici? Per questo se li fanno pagare così tanto!!!!^-^
Tutta colpa di Re Sole!!!
RispondiEliminaCiao! A presto ;)
Fai delle foto spettacolari di tutte queste piante che anche se a volte comuni, tu le rendi, splendide!!!... Che dire!! M'incanti!
RispondiEliminaBelle anche le ricettine... A presto ;D
Ma guarda...e chi avrebbe mai detto che la pianta dei piselli ha dei fiori cosi' belli, sembrano orchidee. Dev'essere bello avere un'orto o un giardino, ci sono piante che da brava cittadina circondata dalla nuvoletta di smog non ho mai visto...
RispondiEliminaMa sai che non li avevo mai guardati attentamente? sono bellissimi :)
RispondiEliminaCiao, grazie della visita, è stato un piacere anche per me "scoprirti"..che splendida luce hanno le tue foto!
RispondiElimina@pagnottina:grazie!!!spero ti piacciano anche le prossime ;)
RispondiElimina@barbara:Una mia amica ha provato a farli crescere sul terrazzo e ce l'ha fatta!potresti provare anche tu ;)
@nanny:anche a me piacciono un sacco!
@accantoalcamino:grazie mille!
Grazie a tutte di essere passate ;)