mercoledì 19 maggio 2010

Dactylorhiza sambucina


Orchidee capitolo terzo! Dactylorhiza sambucina, ovvero Orchidea sambucina.
Questa magnifica orchidea è una pianta erbacea bulbosa perenne della famiglia delle Orchidaceae [per anche solo un lettore fisso: lo so, potrei evitare di ripetermi ogni volta, la famiglia è sempre quella...].
Vive nei prati aridi, pascoli montani e di rado anche in boschi poco fitti e brughiere da circa 400 a 2000 m sul livello del mare. E' presente su tutto il territorio italiano ad eccezione della Sardegna. 
Ha una magnifica fioritura che inizia circa ad aprile e si protrae fino agli inizi di giugno. I suoi fiori possono essere gialli su alcune piante e rosso-porporini su altre, in alcuni casi è possibile incontrarne con fiori rossi a sfumature gialle, che io trovo veramente bellissimi.


Il nome del genere "Dactylorhiza" deriva da due parole greche, "daktulus" = dito e "rhyza" = radice, in relazione alla forma dei sui tuberi molti simili a due dita appiattite. Invece il nome specifico "sambucina" le dovrebbe essere stato attribuito per una presunta fragranza di sambuco che dovrebbero emanare i suoi fiori [ma io, sinceramente, non la sento affatto...].


Quest'orchidea nel corso della sua evoluzione si è fatta molto furba.Infatti la D. sambucina è una specie priva di nettare, usato per produrre miele dagli insetti che ne vengono attratti e posandosi sul fiore si impiastricciano anche di polline, cosa utile per la fecondazione di altri fiori. La pianta trae in inganno i bombi tramite la forma dei suoi fiori, che assomigliano a quelli di altre specie di piante che producono nettare, così il bombo arriva, non trova niente per sé ma si sporca di polline. Poi, dato che è un po' tonno, va su un'altra orchidea sambucina lì vicino e fa lo stesso, andando avanti finché non si stufa e, affamato, si fa furbo e cambia fiore. Ma intanto le orchidee sono state fecondate.


Dal punto di vista culinario e fitocosmetico la D. sambucina non ha particolare interesse, i suoi tuberi vengono utilizzati per produrre il Salep, quella farina di cui vi ho già parlato nel post su Orchis morio.
Oggi posto questo fiore con le frittelle speck, cipollotti e caciocavallo con le fave perché è tempo di fare iniziare la primavera come si deve, almeno virtualmente!

6 commenti:

  1. Meg!!!!
    Sono dei fiori bellissimi!!!!!!
    Che peccato io non possa vederli dal vivo....ma tu davvero li trovi? dove abiti? Nel paese delle fate?
    bacibaci

    RispondiElimina
  2. Bel post, davvero interessante.Non sapevo queste cose.
    E complimenti per le foto!
    Zu

    RispondiElimina
  3. Quante notizie su questa orchidea. Ignorantemente ho sempre creduto che le orchideee non fossero delle piante autoctone e per tanto che in Italia non vi fossero specie, invece...adoro le orchidee, solo che ho problemi a farle rifiorire, non sempre lo fanno, bho...

    RispondiElimina
  4. Queste orchidee sono splendide!!!Una meraviglia per gli occhi!!Bacio

    RispondiElimina
  5. Meg, come sempre bellissimi i tuoi fiori e le tue ricettine.
    Queste frittelle le proverò. Grazie!
    Un bacio ;D

    RispondiElimina
  6. @annaferna: magari vivessi nel paese delle fate!!è solo l'entroterra ligure...comunque non mi lamento :)
    @barbara: si, in Italia crescono un sacco di orchidee spontanee, solo che sono abbastanza diverse da quelle che si coltivano comunemente. Ne posterò altre, spero ti piaceranno!
    @tutte: grazie mille dei complimenti!!!li apprezzo davvero tanto!!!
    A presto ;)

    RispondiElimina