venerdì 23 aprile 2010

Pyrus communis


Il Pero è un albero della famiglia delle Rosaceae che può raggiungere anche i 20 metri di altezza. Generalmente viene coltivato nei frutteti o anche come albero ornamentale per la bellezza dei suoi fiori ed è molto resistente sia al caldo che al freddo, mentre patisce la siccità e predilige ambienti leggermente umidi ma non stagnanti.
Le origini del Pero sono ancora molto discusse, si pensa che sia originario dell'Europa centrale, ma c'è chi sostiene che quest'albero trovi le sue "radici" in Asia. Cosa certa è che ad oggi per il suo sfruttamento è diffuso e comune in tutta la fascia temperata dei continenti. 
Tutte le pere che siamo abituati a vedere al mercato e nei negozi altro non sono se non varietà di quest'umile albero: infatti da sempre sono state selezionate piante e cultivar con frutti di colore, forma, profumo e gusto differenti, ma la base è sempre quella, il Pero comune. Pensate che nel primo secolo d.C. i Romani avevano già 36 varietà di pere! [E qui faccio una mini-polemica, perché negli ultimi decenni purtroppo il vasto panorama delle varietà di frutti si è ristretto moltissimo, in concomitanza del mega sviluppo dell'agricoltura intensiva. Cerchiamo di tenere vive queste differenze comprando frutta di diverse varietà, se no ci ritroveremo a mangiare solo pere Williams e mele Golden!!] Tornando a noi, è molto più difficile invece trovare altre specie del genere Pyrus i cui frutti vengano comunemente commerciati.
Il nome "pyrus" deriva dal latino e significa "piramide": è molto probabile che i latini chiamassero così quest'albero per la forma dei frutti.
Non mi metterò di certo a spiegare i vari usi culinari nei quali è coinvolta la pera: sono troppi!
Invece mi soffermo su di un fatto curioso: l'aroma particolare della pera è dato dall'estere etilico alifatico 2 (E), 4 (Z)-decadienoato (impronunciabile e assolutamente impossibile da ricordare!) e la curiosità sta nel fatto che quest'estere viene, o meglio, veniva estratto per produrre profumi femminili molto dolci. Oggi invece si è trovato il suo analogo sintetico (prodotto in laboratorio, probabilmente derivante da idrocarburi) e viene comunemente impiegato in profumi sia femminili che maschili.


Bene, detto questo passiamo alla ricetta che ovviamente vede implicato il Pyrus communis molto da vicino: il Pane con le pere.

6 commenti:

  1. che fiori bellissimi ha il pero!!!
    Nel mio giardino ne ho uno della varietà che da frutti piccoli che raccogliamo in piena estate e si mangiano ancora verdi quando ancora conservano tutto il loro succo:infatti questa varietà ( che noi chiamiamo "faversa"...non chiedermi qual'è il vero nome! anzi se lo sai dimmelo!) maturando intensifica il profumo ma si asciuga ed è più facilmente attaccabile dai parassiti.
    Meg.....come mia figlia...e come foto del profilo un fiore viola....come il nome della mia nipotina!!!!
    Simpatiche coincidenze!!!!
    bacibaci e buon w.e.

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  2. Davvero simpatiche coincidenze ;) il fiore viola è una genziana, magari centra anche questo qualcosa! Scherzo. Nel mio orto ho un pero che fa frutti estivi piccoli e giallo intenso che penso sia una varietà tipo la pera coscia toscana,ma è probabile che i miei nonni abbiano fatto qualche innesto particolare anni fa. Della faversa non ne ho mai sentito parlare, sarei curiosa di assaggiarne una!
    Ciao e a presto!!!! ;)

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  3. Amo cucinare con i fiori, e con le erbe spontanee in genere.
    Trovo questo spazio decisamente ricco e interessante, complimenti :)
    Buona giornata,

    wenny

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  4. Grazie mille dei complimenti Wenny! le piante e la cucina sono le mie passioni più grandi e sono contenta di non essere la sola.
    Ripassa presto ;)

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  5. J'ignorai que le poirier avait d'aussi belles fleurs.
    Merci pour toutes ces informations et à bientôt.

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  6. Je te remercie beaucoup de la visite Nadji!
    à bientôt :)

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